Rettosigmoidoscopia
La rettosigmoidoscopia è un esame diagnostico complementare all'anoscopia e deve sempre essere eseguito in corso di visita proctologica. Esistono due tipi di rettoscopia, quella con tubo rigido e quella con fibroscopio flessibile.
Come ci si prepara alla rettoscopia
L'obiettivo della rettoscopia è quello di visionare il colo-retto e l'ampolla rettale. E' intuitivo capire pertanto che l'obiettivo della preparazione è quello di vuotare retto e ampolla rettale dalle feci in essa contenute. La preparazione a questo tipo di esame prevede quindi un clistere di un litro e mezzo d'acqua eseguito circa sei ore prima dell'esame.
Non è invece necessario il digiuno.
Come avviene l'esame
La rettoscopia convenzionale, quella per intenderci eseguita con rettoscopio rigido, prevede l'utilizzo di uno strumento ormai monouso di materiale plastico lungo 15 o 25 cm.
Il paziente viene posizionato in posizione genupettorale previa lubrificazione dello strumento e subito dopo l'anoscopia, di cui lo ripeto è complementare.
Con la rettoscopia è possibile visionare il retto e, nel caso si utilizzi lo strumento da 25 cm, il sigma distale.
In questo tratto di intestino sono localizzate la maggior parte delle lesioni parassitarie e infettive, la maggior parte delle lesioni neoplastiche dell'intero tratto colo-retto-anale (il 75% delle lesioni tumorali del colon sono localizzate nel tratto rett-sigma) e pertanto è un esame che deve essere eseguito sistematicamente in corso di visita proctologica.
L'esame in questo caso viene eseguito in decubito laterale sinistro e a volte questa posizione viene modificata per facilitare la visione di determinate zone dell'intestino. Con questo strumento si riesce ad arrivare fino alla flessura colica sinistra ed è quindi più completo rispetto all'esame con rettoscopio rigido.
Non si tratta comunque di un esame routinario ma che viene chiesto da uno specialista.