I TRATTAMENTI

Riabilitazione sfinteriale

Si tratta di una terapia comunque irrinunciabile, da utilizzarsi anche pre- e postoperatoria in anastomosi coloanali dietro controllo a distanza con EMG e manometria anorettale e si suddivide in:   

Biofeedback (rieducazione)

È una vera e propria rieducazione sfinteriale. Attraverso l'esecuzione di una attività sfinteriale volontaria riprodotta su video o audio si ripristina la consapevolezza di un'azione prima svolta automaticamente. In pratica si introduce un piccolo palloncino collegato ad un apparecchio rilevatore all'interno del canale anale e si invita il paziente ad eseguire delle contrazioni dello sfintere.
Questa attività viene evidenziata come onda sul monitor del computer e il paziente prende coscienza di quanto sta facendo. È possibile associare il biofeedback alla elettromiografia. È evidente da quanto detto che questa terapia presume una partecipazione attiva del paziente e quindi una sua disponibilità al trattamento.

Grazie al biofeedback si ottiene una presa di coscienza di una attività muscolare prima effettuata inconsciamente. Vengono utilizzati volumi sempre minori del palloncino rilevatore e va riservata ai casi di incoordinazione muscolare con ponzamento o contrazione paradossa. Una volta portata a livello cosciente questa regione anatomica, il paziente può eseguire autonomamente l'esercizio.

Stimolazione Elettrica Funzionale (SEF)

Si tratta di una stimolazione elettrica della componente muscolare volontaria mediante la quale si determina il potenziamento o il rilassamento delle fibre muscolari rapide e/o lente intervenendo su diversi parametri modificabili.
Agisce in maniera diretta, per elettrostimolazione diretta del muscolo con depolarizzazione di membrana a cui segue la contrazione muscolare e indiretta, per cui la contrazione del muscolo è determinata dalla depolarizzazione di membrana del n. pudendo da cui parte un segnale afferente al centro sacrale con evocazione della contrazione muscolare.
N.B.: Non si deve parlare di contrazione passiva ma piuttosto di contrazione indotta.

Grazie a questa terapia si determina il potenziamento o il rilassamento delle fibre muscolari rapide e/o lente intervenendo su diversi parametri modificabili. Trova spazio anche nel trattamento del dolore.
La forma d'onda è bifasica, l'intensità è subdolorifica e strettamente legata all'impedenza dei tessuti (in mA o %). Le frequenze utilizzate sono tra i 10÷150 Hz, la durata dell'impulso è di 0,1 1,5 msec, la durata terapia di 15÷30 min. Vengono eseguite generalmente 12 sedute ogni ciclo, distribuite in 3 sedute alla settimana. Si eseguono generalmente 3 cicli, uno ogni due mesi. Successivamente si eseguono 6 sedute ogni tre mesi.
N.B.: Si tratta di correnti bidirezionali prive di effetti termici.

Controindicazioni assolute all'esecuzione di questo trattamento sono:

  • Gravidanza
  • Prime sei settimane dopo il parto
  • Tumori
  • Nefropatie
  • Infezioni dell'apparato urinario inferiore
  • Residuo post-minzionale > 100 ml
  • Reflusso vescico-uretrale

Controindicazioni relative sono:

  • Indisponibilità del paziente
  • Ipersensibilità alla stimolazione elettrica 

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Strutture sanitarie in cui visito e opero

Mira (VE)

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